h 18.30 Incontro con l’autore
Lorenzo Mazzoni presenta Quando le chitarre facevano l’amore
Maria Fedele presenta Come un sasso nel lago
Modera il prof Giuseppe Carfagno
Quando le chitarre facevano l’amore di Lorenzo Mazzoni
È il 2 maggio del 1945. Martin Bormann, braccio destro di Adolf Hitler, scompare per le strade di Berlino durante l’avanzata sovietica. Vent’anni dopo, fonti prossime alla Cia lo identificano come Martin Weisberg, finanziatore eccentrico e pacifista della rock band The Love’s White Rabbits vicina al Movimento radicale. Da qui ha inizio una caccia all’uomo che coinvolgerà settori deviati dei servizi segreti americani e israeliani, uno scovanazisti italiano, un attore cieco fan di Charles Bronson, un reduce dal Vietnam fuori di testa. La vicenda è ambientata prevalentemente negli Stati Uniti, con incursioni fra Città del Guatemala, Singapore, Saigon. Sullo sfondo il clima esplosivo dell’estate del ’68. Storia, cronaca e finzione si rincorrono fondendosi dalla prima all’ultima pagina di questo originale romanzo dal ritmo incalzante e dal finale al cardiopalma. Così accade che una spia in gonnella semini il Caos. Uno scheletro sia perdutamente innamorato di Anita Garibaldi. Una chitarra racconti la Beat generation. Una scultrice plasmi marijuana e hashish. Uno spietato killer del Mossad adori indossare scarpe rosa coi tacchi a spillo. E mentre scorrono fiumi di limonata all’Lsd, esplode la questione nera, le università sono in rivolta, la musica psichedelica spopola tra i giovani e gli agenti dell’Fbi reprimono le proteste. Tutto è possibile per Mazzoni, definito dallo scrittore Enrico Pandiani «una delle penne più felici, ironiche, prolifiche e feroci del panorama noir italiano».
Lorenzo Mazzoni è nato a Ferrara nel 1974 e ha abitato a Parigi, Hurghada, Londra, Sana’a. Ha pubblicato numerosi romanzi, fra cui Il requiem di Valle Secca (Tracce, 2006), Le bestie/Kinshasa Serenade (Momentum Edizioni, 2011), Apologia di uomini inutili (Edizioni La Gru, 2013; Premio Liberi di Scrivere Award). È il creatore dell’ispettore ferrarese Pietro Malatesta, protagonista dei noir (illustrati da Andrea Amaducci ed editi da Koi Press) Malatesta, indagini di uno sbirro anarchico. La Trilogia (2011, Premio Liberi di Scrivere Award), La Tremarella (2012, il cui ricavato è andato interamente alle vittime del terremoto in Emilia), Termodistruzione di un koala (2013), Italiani brutta gente (2014). Diversi suoi reportage e racconti sono apparsi sui giornali il Manifesto, Il Reportage, East Journal, il reporter e Torno Giovedì. Collabora con il Fatto Quotidiano. Vive tra Milano e Istanbul.
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Come un sasso nel lago di Maria Fedele
La ricerca di se stessa e della propria identità conduce Claudia, una giovane madre, alla separazione dal marito e alla riacquisizione della propria dignità. In questo momento doloroso, ritrova nel diario scritto in Africa la ragazza che era. La ricerca la fa riflettere, dandole forza. Così Claudia lentamente abbandona la sua diffidenza innata per aprirsi all’alterità, nell’amicizia con una pittrice e nell’incontro con Gaetano. In parallelo, la malattia mentale della zia Rosetta, cui Claudia è affezionata, avanza veloce e i farmaci assunti la modificano nel corpo e nella psiche, irrimediabilmente. Claudia prende le distanze da questa sofferenza, maturando un carattere volitivo e determinato. La debolezza di Rosetta contrasta con la capacità decisionale di Claudia: zia e nipote sono due donne speculari a rovescio. Le tradizioni e le consuetudini di paese hanno contribuito, insieme ai comportamenti familiari, a opprimere la volontà di Rosetta che, nell’alternarsi tra esaltazione e depressione finirà con il cedere a quest’ultima. La nipote, al contrario, userà l’esempio della zia per non cadere suoi stessi errori e rivalutarne infine la figura di donna debole e nel contempo capace di grandi atti d’amore.
Maria Fedele nasce a Martina Franca (TA) nel 1968 e risiede a Lomagna (LC). Scrive per amore delle parole che lasciano il segno e per non dimenticare il suo percorso di crescita personale. Il canto e lo yoga sono le altre sue passioni. Ha pubblicato con Edizioni Miele Il Carnevale (2010), una raccolta di favole e Le Stagioni (2010), quattro racconti per chiudere il cerchio, giungendo semifinalista con entrambe le pubblicazioni al Premio Letterario Penna d’Autore.