Una mostra di dipinti dedicata al Naviglio Martesana, al Naviglio Grande, Pavese e alle vie d’acqua come rogge e canali. L’acqua come elemento vitale, noi siamo al 90% acqua e nasciamo nel liquido ammionico. Acqua con i suoi riflessi e colori moltlepici e che lungo il suo corso ha visto passare tanti momenti di storia, avvenimenti, leggende. Il naviglio Martesana con alcuni dipinti anche datati prima della ristrutturazione come la Torretta o il Cantun Frecc o rogge non più esistenti.
Fino al 30 aprile la mostra è ospite dello spazio espositivo El Bagnin de Gorla.
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Alessandro Alessandrini
Alessandro Alessandrini è nato a Milano il 24 luglio 1960, si è diplomato al Liceo Artistico di Brera. Fin dalla tenera età è portato per la pittura, tanto che i suoi insegnanti lo rimproverano di pensare troppo a disegnare e di tralasciare le altre materie. A scuola studia il colore, sotto varie sfaccettature, con nuove tecniche e prodotti innovativi. ma non tralascia il disegno dal vero dei busti di gesso, non solo limitandosi a copiarli, ma cercando di dar loro un’anima. Questi esercizi rimarranno anche in seguito nella sua mente, quando dipingerà dei personaggi particolari, cercando con pochi tratti di colore, di dare una personalità a figure che altrimenti risulterebbero statiche ed inanimate. Nel 1982 partecipa ad una collettiva. La prima personale è nel 1984 alla Galleria Barcon di Milano. Da allora ha esposto in diversi luoghi di prestigio tra cui: Museo di Milano, Galleria Bolzani, Consolato Americano, Circolo della Stampa in Palazzo Serbelloni, Spazio Oberdan a Milano, Antico Castello di Rapallo, Castello Visconteo di Abbiategrasso, Palazzo Roncalli a Vigevano, Villa Cicogna a Bisuschio, Palazzo Ducale a Revere, Rocca Sforzesca a Soncino Casa Natale Cesare Pavese a S. Stefano Belbo, Palazzo Ducale a Sabbioneta e altre in Italia a Venezia, Firenze etc. Dopo gli anni dei dipinti neoimpressionisti dedicati alla sua città, ha consolidato un vedutismo intriso di emozioni, sensazioni, ricordi, sogni, passioni, nostalgie che lo hanno portato ad esporre in città d’arte come Venezia e Firenze. In questi ultimi anni si è dedicato allo studio dell’acqua, dei suoi riflessi, delle innumerevoli sfumature cromatiche presenti nelle trasparenze e nei riverberi. L’acqua come elemento primordiale, poiché sin dal concepimento l’embrione vive nel liquido amniotico e si sostenta grazie a questo elemento prezioso. Il nostro corpo è costituito per l’80% d’acqua e tutta la nostra esistenza è collegata ad essa. Dai villaggi alle città, ai traffici, agli scambi, ai trasporti, alle grandi imprese monumentali di tutte quelle civiltà del passato che ci hanno preceduto nel mondo intero, si sono realizzate grazie all’acqua. Alessandrini è uno spirito libero, fuori da ogni schema, alieno alla mondanità e ad ogni convenzione, con voglia di vivere e soprattutto di capire quello che c’è intorno a lui, con un bisogno fisico di dipingere e quindi di provare emozioni da trasferire attraverso i colori nella sua pittura. In questo suo lungo viaggio, infinito e senza tregua, alla ricerca di remote risposte, traspare nel percorso una continua ricerca dell’essenza dell’essere, il senso originario dell’umana esistenza e una grande passione per la vita.