Venerdì 10 aprile 2020


Perché chiudere tutto?

Per proteggerci! Di certo non per dividerci ulteriormente.
Siamo stati già divisi in passato… le religioni, i confini, la ricchezza, la politica, i colori, l’avidità e quant’altro hanno già creato muri all’apparenza insormontabili, ma già abbiamo dimostrato più volte che i muri si possono abbattere!

È facile, troppo facile generalizzare, impaurire e violentare le menti quando siamo divisi da astratte condizioni che la società ci ha sempre imposto.

Quando la sera ci chiudevamo in casa ipnotizzati dalle televisioni e con la costante “paura dell’uomo nero”, quanto eravamo piccoli e ci sentivamo forti nelle nostre false certezze…

Ora che siamo chiusi in casa per davvero e ora che quelle certezze che ci illudevano vengono lentamente abbattute, ora che il nemico non è l’uomo, ora che il nemico non siamo noi stessi l’un contro l’altro armati, ora che il colpevole della nostra divisione, della nostra reclusione e della nostra stessa paura non ha più il nostro volto è giunto il momento di tornare ad essere umani.

Perché chiudere tutto?

Semplice, per rinascere. Per ricordarci che siamo umani in mezzo ad altri umani. Che la nostra forza è lo stare insieme nella nostra bella casa…che non sono quelle quattro mura dove un tempo ci sentivamo protetti e dove ora ci sentiamo reclusi, ma che è il mondo, il nostro pianeta che per troppo tempo ha gridato aiuto e che noi non abbiamo ascoltato nell’illusione che la nostra bella abitazione, la nostra galera, potesse bastare.

Ora lo possiamo finalmente capire, ora che viviamo sulla nostra pelle il contrappasso, il karma, ora che l’animale-uomo è stato rinchiuso in cattività da un invisibile virus, dobbiamo fermarci.

Dobbiamo davvero rinascere. Insieme, senza divisioni. Sarà l’unione il motore. La solidarietà tra gli uomini ci renderà forti. Il nostro futuro è nelle nostre mani, nelle nostre menti e nelle nostre azioni.
In cascina abbiamo provato già a sperimentare cosa vuol dire trarre benessere dalle nostre diversità quando siamo insieme. Vogliamo in questo momento buio rispettare col silenzio la strage di innocenti che questo virus sta compiendo quotidianamente, ma allo stesso tempo vogliamo ricordarci come è bello e come può essere facile illuminare questo buio con la forza dell’umanità.

Lo facciamo cosi: riproponendo il video-racconto della festa di mezza estate della scorsa stagione nel giorno in cui avremmo dovuto riaprire i nostri cancelli per una nuova estate di condivisione.
Speriamo di ritrovarci presto insieme, rinnovati nello spirito di umanità, vittoriosi dopo la più grande sfida che la vita ci ha posto.

A presto, con buone notizie.