Una storia in mezzo al mare. Canzoni e racconti su Lampedusa
Martedì 01 agosto
c/o Il Giardino Nascosto
L’elemento distruttivo o critico nella storiografia si esplica
nello scardinare la continuità storica.
La storiografia autentica non sceglie il suo oggetto a man leggera.
Non lo afferra, lo estrae a forza dal decorso storico.
W. Benjami
h 21
Presentazione del Collettivo Askavusa di Lampedusa e dei suoi progetti, dell’artista Giacomo Sferlazzo e dell’Assemblea Ci siamo! di Via Esterle.
h 21.30
Spettacolo Lampemusa: una storia in mezzo al mare. Canzoni e racconti su Lampedusa. scritto e interpretato da Giacomo Sferlazzo
h 23
Dibattito aperto: Lampedusa e Milano a confronto, il tema della migrazione analizzato a partire da luoghi e contesti lontani e molto diversi.
Il dibattito analizza le migrazioni a partire dalle loro cause (guerre, devastazioni ambientali, politiche neo-colonialiste e imperialiste) con l’obiettivo di decostruire le menzogne e le falsità quotidianamente offerte come notizie. Si parte dalla critica per il modello di accoglienza proposto dai governi occidentali, un modello assistenzialista e autoritario, che nasconde immensi interessi economici per tutti gli attori in gioco. A partire da un’analisi dei contesti particolari di Milano e Lampedusa, si cerca di allargare la lente di ingrandimento per analizzare il fenomeno migratorio a livello globale, parlando di militarizzazione dei territori e dei confini, di guerre, di rivoluzioni colorate, della libertà di restare nel proprio paese e di viaggiare in sicurezza senza rischiare la morte.
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Lampemusa
Dalla colonizzazione dell’isola avvenuta il 22 settembre del 1843 alla crescente militarizzazione. Dalle storie di pesca, prima risorsa economica fino agli anni ottanta, alle migrazioni che hanno interessato e interessano, l’isola e il Mediterraneo. La fuga di Enrico Malatesta e la tradizione “epica” dell’isola (Ariosto ambientò sull’isola lo scontro dei tre cavalieri cristiani contro i tre saraceni). Piccole storie di donne e uomini che il cantautore ha raccolto dai racconti degli anziani dell’isola. Il santuario della Madonna di Porto Salvo di Lampedusa, luogo dove per secoli cristiani e musulmani pregarono insieme, alimentando la lampada ad olio posta sotto l’effigge della Madonna. “U Violu” luogo rievocato dai ricordi del comandante Vito Gallo e scomparso per sempre dal centro abitato di Lampedusa. I “sacchi a leva” le barche per la pesca delle spugne nei ricordi di Giuseppe Balistreri maestro d’ascia dell’isola e tante altre storie su Lampedusa che difficilmente sentirete altrove. Il cantautore e attivista politico (Askavusa) lampedusano, riprende la tradizione dei cantastorie siciliani suonando la chitarra, il marranzano, la percussione a cornice e altri strumenti inventati da lui. Le storie (i cunti) si alternano alle canzoni di Sferlazzo o a quelle riprese dalla tradizione popolare (Li pirati a Palermu: testo di Ignazio Buttitta musica di Rosa Balistreri, Il Galeone testo di Belgrado Pedrini musica di Paola Nicolazzi. ) Un momento unico per conoscere la storia dell’isola.
Giacomo Sferlazzo
Artista, cantautore e attivista politico di Lampedusa. Ha inciso tre dischi come cantautore ed insieme a Jacopo Andreini ha realizzato l’album di musica sperimentale NELLA PANCIA DELLA BALENA. Nel 2009 ha co-fondato il collettivo Askavusa con cui organizza il Lampedusa In Festival festival di cinema, comunità, pratiche politiche, turismo responsabile e con cui ha realizzato PortoM uno spazio dove si mostrano gli oggetti dei migranti passati da Lampedusa e che il collettivo ha salvato nel corso degli anni. Ha suonato ed esposto in molti paesi europei e in Tunisia.
Askavusa
collettivo nato nel Marzo del 2009 a Lampedusa dopo le proteste contro la creazione di un secondo centro detentivo per migranti. Nel corso degli anni il collettivo si é impegnato sul territorio Lampedusano organizzando attivita’ culturali e per la promozione del territorio. Allo stesso tempo, il collettivo ha fatto un lavoro intenso per denunciare cause e conseguenze dei fenomeni migratori che attraversano il Mediterraneo. Il collettivo Askavusa é organizzatore e promotore da anni del LampedusaInFestival, festival cinematografico che tratta argomenti quali la migrazione, le libertà civili e gli effetti della globalizzazione sulla societa’. Oltre al festival, da tempo il gruppo ha portato avanti un lavoro di raccolta e conservazione di oggetti rinvenuti sui barconi usati dai migranti per attraversare lo stretto di Sicilia e che a Lampedusa sono arrivati. Questo ha dato luogo allo spazio nominato PortoM: un esposizione permanente del passaggio e delle storie di migliaia di esseri umani sull’isola di Lampedusa. Negli anni il collettivo ha continuato a lavorare anche grazie all’aiuto di associazioni, reti di cittadini solidali e volontari che hanno garantito un supporto prezioso e costante ad Askavusa e al suo impegno.
Ci siamo!
Un gruppo di migranti e di solidali che vivono a Milano e che nel febbraio del 2017 hanno occupato uno stabile abbandonato in Via Esterle per sottrarsi alle logiche dell’accoglienza che pone il profitto davanti a tutto e per autodeterminarsi nella scelta del proprio futuro, libero e dignitoso.